Quanto costa la ricostruzione dei denti?

Quando dobbiamo subire un intervento di ricostruzione dentale, dopo esserci informati sui metodi con cui questa operazione viene effettuata, sorge spontanea una domanda: “Quanto costa la ricostruzione dei denti?”.
Si tratta di un problema che tutti ci poniamo, perché ben sappiamo che i prezzi degli interventi odontoiatrici sono tendenzialmente alti, per cui è bene avere una base da conoscere prima di iniziare a chiedere preventivi ai vari dentisti, giusto per sapere se il prezzo proposto è troppo alto o troppo basso.

Il prezzo indicativo della prestazione

Nella ricostruzione dei denti, il prezzo varia ovviamente in base al tipo di intervento che andiamo ad effettuare: il costo di un’otturazione sarà ovviamente molto minore rispetto a quella di un impianto dentale fatto da zero, eppure entrambi sono interventi che rientrano nella ricostruzione.
Viste le differenze applicate dai vari professionisti, nelle varie regioni e in relazione alle proprie possibilità, per avere un’idea del costo di ricostruzione possiamo recarci sul sito ANDI: si tratta dell’Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani, che ha reso disponibile per tutti un tariffario con i costi minimi e massimi delle varie prestazioni.
Nelle varie pagine del tariffario troveremo un range di prezzi, quindi il costo minimo e il costo massimo della prestazione a cui siamo interessati, oltre ai vari interventi che verranno eseguiti (diagnostica, chirurgia) ed indicativamente il tempo necessario ad eseguirli.
Il tariffario è molto utile per avere un punto di partenza e renderci conto già in proprio se un dentista si sta comportando in modo onesto o se sta cercando di prendere più soldi di quanti normalmente dovrebbe chiederci.

Le fluttuazioni di prezzo

Prima di effettuare un intervento abbastanza costoso, è sempre buona regola contattare diversi dentisti per chiedere dei preventivi sul prezzo dello stesso; però, nella ricostruzione dentale, il costo può variare molto per una stessa operazione, come ci rendiamo conto sia dal tariffario di cui abbiamo appena parlato, sia dalle differenze nei preventivi.
Queste fluttuazioni sono dovute a molti fattori.
Per prima cosa, il “nome” del dentista è importante: un professionista molto conosciuto ed apprezzato probabilmente chiederà prezzi più alti rispetto ai colleghi giovani e meno conosciuti, ma allo stesso tempo è garanzia di un intervento migliore rispetto all’altro (che, comunque, non è detto che lavori male, il fatto è che non lo sappiamo).
Anche i materiali utilizzati possono far variare di molto il prezzo della prestazione: i materiali migliori, più resistenti, costano di più ma spesso durano anche di più rispetto a quelli più economici.
Il risparmio è però da valutare: se con il materiale meno resistente spendiamo, ad esempio, 300 euro mentre con il materiale migliore ne spendiamo 500, ma il secondo dura il doppio del primo, alla fine significa che nello stesso lasso di tempo avremo eseguito due interventi con il primo materiale per un totale di 600 euro di spesa, contro i 500 del secondo. In questo caso varrebbe la regola del “chi più spende meno spende”.
Il costo totale della ricostruzione, quindi, è molto variabile e sta a noi informarci, in relazione al nostro problema (che, ricordiamo, è molto personale e sempre diverso dai problemi degli altri) prendendo il tariffario ANDI come base e valutando i preventivi di vari professionisti, considerando anche la previsione di durata nel tempo dell’intervento di ricostruzione che, come sappiamo, non dura in eterno.