Ricostruzione dei denti consumati
I denti sono sono tra gli organi più resistenti del nostro organismo. Il loro scopo è quello di garantire la nostra masticazione per tutta la vita, ma sono importanti anche per il nostro sorriso, che costituisce un po' il nostro biglietto da visita verso le altre persone.
Tuttavia, nonostante la loro resistenza, devono rimanere nella nostra bocca per tutta la vita, e questo in certi casi può portare al consumo dei denti, nel caso i nostri siano più deboli rispetto alla media delle altre persone o qualora soffrissimo di alcuni tipi di patologie.
Le cause che possono portare all’usura dei denti sono principalmente di due tipi: il primo è quello meccanico, mentre il secondo è quello chimico.
Fanno parte del primo gruppo le cause che portano ad una pressione continuativa sui denti; tra questi troviamo il bruxismo, che è il digrignamento involontario dei denti durante la notte. Subendo i denti una pressione continua gli uni sugli altri, tendono pian piano a consumarsi e ridursi in lunghezza, oltre a diventare più gialli perché la parte superficiale del dente, lo smalto, viene a mancare.
Non da meno sono le cause chimiche, dovute alla persistenza di acidi nella nostra bocca. Gli acidi possono arrivare dall’esterno (bevande acide, limone, cibi aspri consumati troppo frequentemente) oppure dall’interno (con il vomito, che è acido) a causa di malattie gastriche, bulimia o problemi esofagei che causano l’espulsione del cibo ingerito.
In ogni caso, i denti consumati diventano più piccoli del normale e si distanziano tra loro; poiché i denti sono tra gli organi dell’organismo che non si rigenerano, a differenza ad esempio delle ossa, non c’è altro modo per ristabilire una funzionalità ed un’estetica naturale ai denti che la ricostruzione dentale.
La ricostruzione dei denti usurati
La ricostruzione dei denti, qualunque sia la causa che ha portato al loro consumo, viene effettuata tramite l’utilizzo di faccette dentali.
Si tratta di piccole protesi in ceramica che vengono applicate dal dentista sulla superficie anteriore dei denti incisivi, che sono quelli più interessati dai fenomeni di consumo di cui abbiamo parlato.
Ne esistono di diverse forme e dimensioni, e hanno la struttura di un dente naturale, e il colore bianco che tutti desiderano. Nel caso di ricostruzione dei denti consumati, anche se gialli, il colore non rappresenterà un problema, perché più o meno i denti sono tutti consumati e devono essere tutti coperti con le faccette.
Il dentista, in pratica, va a limare leggermente la superficie anteriore del dente per poi incollare la faccetta ad esso tramite l’utilizzo di una sostanza cementante. Le faccette in ceramica inserite in questo modo rimarranno per diversi anni sui nostri denti.
Molto importante, però, è che prima di effettuare la ricostruzione il problema che causa il consumo sia completamente risolto: se si tratta di bruxismo, che non si può risolvere, si possono ricostruire i denti ma dovremo utilizzare poi ogni notte dei poggiadenti (detti “bite”); nel caso in cui le cause del consumo siano chimiche, dovremo cambiare stile alimentare o risolvere i problemi gastrici che abbiamo.
Ricostruire i denti prima di risolvere il problema significherebbe che il consumo dei denti su cui le faccette sono state applicate continuerebbe, e questo causerà il distacco delle faccette a poche settimane dall’impianto, senza aver risolto assolutamente nulla.