Ricostruzione dei denti fratturati o spezzati

 Nel corso della vita, anche se ci auguriamo sempre che non succeda mai nulla, i piccoli incidenti sono evenienze all’ordine del giorno. In certi casi ce la caviamo con una piccola ferita, o con un po’ di dolore che dura per qualche giorno; in altri casi i problemi sono un po’ più gravi e anche se non mettono a rischio la nostra vita possono comunque essere rilevanti.
Uno di questi problemi è sicuramente la frattura dei denti, quella che comunemente viene chiamata rottura: in pratica per un colpo, un pugno, una caduta in bici o in moto, uno dei denti anteriori si spezza di netto e se questo non causa problemi di salute può lasciare un brutto buco nel sorriso che può essere molto fastidioso da vedere.
Fortunatamente le moderne tecniche odontoiatriche non comportano particolari problemi quando deve essere effettuata la ricostruzione di un dente spezzato: ci sono infatti varie metodiche che consentono di riportare i denti ad una situazione molto simile a quella originale, e in questa pagina andremo a vedere quali sono e come funzionano.

Ricostruzione dei denti con composito

La ricostruzione dentale con il materiale composito è una delle tecniche che, probabilmente, è tra le più utilizzate. Si basa sull’inserire questo particolare materiale nella nostra bocca per andare a ricoprire la parte di dente mancante, con un risultato molto bello da vedere.
La ricostruzione di un dente lesionato inizia con una normale visita odontoiatrica, dove il dentista andrà a stabilire la gravità della frattura, quindi quale sia la migliore tecnica da utilizzare nel nostro caso.
Quando opterà per la ricostruzione in composito significa che, a parte il pezzo di dente che manca, la parte rimanente è sana e ben ancorata alla gengiva. Questo è un presupposto fondamentale per questo tipo di ricostruzione, perché è un po’ come se mettessimo dei mattoni in più per alzare di venti centimetri un muretto: se i mattoni che stanno sotto non reggono, il nostro lavoro sarà completamente inutile, e così la ricostruzione dentale.
Il composito è un materiale morbido e semplice da manipolare, da parte del dentista, per conferire ai nostri denti la forma più consona: viene infatti inserito direttamente sulla lesione, dove manca una parte, e modellato sul momento per conferire al dente la forma originale, in relazione alla nostra bocca e agli altri denti.
Inoltre è disponibile in varie colorazioni, quindi il medico prima di iniziare la ricostruzione vera e propria sceglierà il colore più simile a quello naturale dei nostri denti.
Una volta che il materiale avrà la forma desiderata, verrà indurito tramite una speciale luce che ne cristallizza la struttura molecolare rendendolo duro proprio come un dente naturale. In questo modo il composito si ancorerà al nostro dente, e il risultato sarà un dente ricostruito dove la parte “finta” sarà molto difficile da riconoscere da quella vera.

Ricostruzione dei denti con faccette in ceramica

Quando si effettua una ricostruzione dei denti rotti, però, non sempre il composito è la scelta migliore: dobbiamo infatti considerare la situazione, e nel caso in cui si verifichi erosione dentale, o colore dissimile rispetto all’originale come conseguenza della frattura, o altre situazioni particolari, il dentista può scegliere di operare con l’applicazione di faccette in ceramica.
In questo caso non viene ricostruita la parte mancante, ma l’intera superficie anteriore del dente viene ricoperta con una faccetta in ceramica, che coprirà i difetti del dente originale. Anche qui si parte dal presupposto che il dente sia vivo e vitale.
L’incisivo o il canino viene limato nella parte anteriore, così che si crei lo spazio necessario ad inserire la faccetta: a questo punto, questa (molto sottile) viene incollata al dente tramite una sostanza cementante, per una situazione estetica molto simile a quella di un sorriso naturale. Le faccette rimarranno sul dente per diversi anni prima di staccarsi, eventualità in cui si renderà necessaria comunque una nuova ricostruzione.


Ricostruzione dentale con capsule in ceramica

Ancora più profonda è la ricostruzione dei denti fratturati con capsule di ceramica (o meglio, di ceramica e zirconio, lega metallica che conferisce al dente un colore naturale): questa soluzione si adotta nel caso in cui la lesione sia molto importante e il dentista abbia dovuto devitalizzare il dente.
In questo caso si utilizzerà una capsula, diversa da una faccetta perché andrà a ricoprire tutto il dente originale e non solo la parte anteriore, proprio come se “tappassimo” il dente. Prima di applicare la capsula verrà inserito nel dente un perno, ovvero un chiodo, che servirà a conferire resistenza (se il dente sotto, che deve sorreggere la capsula, si spezzasse di nuovo cadrebbe anche la capsula). Quindi la ceramica viene inserita ed incollata tramite la sostanza cementante che legherà dente e protesi.
Per l’applicazione della capsula il dente sottostante deve essere limato, e questa è un’operazione irreversibile, quindi dobbiamo considerare che quando la capsula di ceramica cadrà (anche se dura molti anni, non sarà eterna) dovremo necessariamente subire un nuovo intervento di ricostruzione dentale per rimettere a posto la situazione.

Costi dell’intervento

Il costo di un intervento di ricostruzione dei denti rotti è variabile in relazione al tipo di intervento che subiremo.
La ricostruzione con il composito è sicuramente la più economica tra quelle di cui abbiamo parlato, perché il materiale viene modellato direttamente sul momento dal dentista; quando invece verrà utilizzata la ceramica il prezzo aumenterà, perché le protesi devono essere create su misura da un laboratorio odontotecnico sulla base di un calco della nostra bocca che ci sarà fatto dal dentista nel corso di una seduta preliminare.
Parlare di cifre non ha molto senso, perché queste possono variare anche di molto in base alla nostra situazione, ma per avere un’idea generale delle cifre l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani ha reso disponibile sul proprio sito il “Tariffario ANDI”, dove sono indicati i vari prezzi “normali” che un dentista dovrebbe applicare per ogni tipo di intervento.
Consultarlo è utile sia per avere un’idea di quanto andremo a spendere, sia per sapere se il dentista a cui ci siamo rivolti richiede cifre troppo alte oppure è particolarmente economico, e nel caso potremo chiedere un preventivo ad un altro dentista.