Ricostruzione dei denti: mutua e ASL

Avete presente quei comportamenti di tutti i giorni, che compiamo per abitudine, ma quando proviamo a chiederci perché lo facciamo ci rendiamo conto che, se agissimo in un altro modo, forse sarebbe meglio?
Uno di questi comportamenti è sicuramente il caso del dentista, specie se dobbiamo andarci per interventi complessi e costosi come la ricostruzione dentale.
Infatti le ASL, ovvero le Aziende Sanitarie Locali che fanno parte del servizio sanitario nazionale, hanno alcuni dentisti assunti direttamente ed altri che sono liberi professionisti convenzionati.
Perché, quindi, recarci da un dentista privato senza aver nemmeno preso in considerazione la possibilità di effettuare una ricostruzione dei denti con la “mutua”?

I servizi odontoiatrici ASL

I dentisti della ASL sono dentisti proprio come tutti gli altri, visto che la ricostruzione dentale e in generale la cura dei denti sono prestazioni mediche proprio come le analisi del sangue o la riparazione di una gamba fratturata.
Per questo motivo possiamo chiedere un intervento anche nei centri di prenotazione del servizio sanitario (ospedali e distretti sanitari) che pagheremo, proprio come le altre prestazioni, in base al nostro reddito a differenza del libero professionista che ci chiede un costo consono all’operazione senza tenere conto della situazione economica.
Alcuni dentisti sono assunti direttamente dalle ASL: sono dipendenti proprio come gli altri medici, e hanno degli studi negli edifici del servizio sanitario. Chiaramente non potremo richiedere interventi meramente estetici, ma in ogni caso in cui la mancanza dei denti possa essere dannosa per la nostra salute, come nel caso di un dente rotto o mancante, la ricostruzione del dente può essere effettuata dalla ASL.
Per quanto riguarda i dentisti convenzionati le cose sono un po’ diverse: l’appuntamento va preso sempre tramite ASL, ma sono dei liberi professionisti che chiedono il prezzo stabilito dalla regione dove abitiamo (il ticket) e il costo extra della prestazione viene rimborsato dalla ASL, fino ad un tetto massimo stabilito annualmente.

I pro e i contro della ricostruzione dei denti alla ASL

Come in tutte le cose, rivolgerci alla ASL implica alcune condizioni più vantaggiose ed alcune più svantaggiose rispetto al libero professionista.
I vantaggi sono praticamente solo il prezzo, ma è un vantaggio molto importante. I costi variano da regione a regione (basta informarsi per conoscerli) ma tendenzialmente minore è il nostro reddito, meno si paga. La prestazione odontoiatrica può anche essere gratuita in alcune regioni, se il nostro ISEE non supera una certa soglia, quindi vale la pena informarsi specie se siamo in una fascia di reddito tra le più basse.
Tra gli svantaggi, probabilmente il peggiore sono le liste di attesa: nel caso in cui necessitassimo di un intervento non urgente, infatti, potrebbero tranquillamente passare dei mesi prima di poterlo effettuare, a differenza dei pochi giorni richiesti dai liberi professionisti. Tutto dipende da quanto possiamo aspettare per la visita.
E poi ci sono le attrezzature: un libero professionista investirà in innovazione per offrire servizi sempre migliori ai propri clienti (se perdesse clienti lavorerebbe meno), cosa che il servizio sanitario fa in misura molto minore. Questo non significa che i dentisti ASL lavorino peggio degli altri, ma semplicemente che i macchinari diagnostici potrebbero essere più datati, così come i materiali per la ricostruzione potrebbero non essere i migliori sul mercato: la qualità si paga, e tutto dipende dalle nostre possibilità. Se non che l’”opzione ASL” deve essere decisamente presa in considerazione.