Ricostruzione dei denti da latte

I bambini, si sa, non stanno mai fermi. Giocano, corrono, girano in bicicletta e spesso non si rendono conto del limite tra il “normale” e il “pericoloso”: perciò basta un attimo di distrazione del genitore perché possa verificarsi un incidente che, a seconda della dinamica, può portare alla rottura di un dente del bambino.
I denti dei bambini sono molto belli da vedere, e se nella dentatura manca una parte di dente questa si nota eccome. A volte, il fatto che i più piccoli abbiano ancora i denti da latte che comunque dovranno cadere nel giro di qualche anno non è una giustificazione valida dal punto di vista del genitore, che può voler tentare una ricostruzione.

La ricostruzione dei denti da latte

Il procedimento di ricostruzione nei denti decidui, proprio come in quelli definitivi, è possibile e non è un intervento particolarmente complesso.
Tutto dipende, ovviamente, dalla dinamica dell’incidente e solo un dentista, o meglio un pedodonzista (il dentista specializzato in problemi dentali dei pazienti in età pediatrica) potrà eseguire una diagnosi e consigliare il giusto intervento da eseguire.
In generale, la procedura da effettuare è dettata dall’entità della frattura: se questa è molto piccola, ed ha colpito solamente un angolo di dente, potrà essere effettuata una ricostruzione in composito, praticamente uguale a quella della ricostruzione dei denti incisivi negli adulti.
Si tratta di un materiale modellabile dal dentista sul momento, che viene inserito al posto della parte di dente mancante, quindi il dentista lo lavora fin quando prenderà la forma precisa della parte da ricostruire. A questo punto, una luce alogena permetterà di far cristallizzare il composito che diventerà durissimo.
Chiaramente il composito cadrà quando cadrà tutti il resto del dente da latte, ma l’estetica del nostro bambino ne beneficerà fino a quel momento. Il dente definitivo che prenderà il suo posto non avrà ovviamente alcuna conseguenza.
Nel caso in cui avessimo conservato la parte di dente spezzata, potremo chiedere al dentista di reinserire quella in bocca anziché il composito: l’importante è che la conserviamo bene, tenendola in un bicchiere di latte perché non si disidrati e possa così essere immessa di nuovo al suo posto.
Tuttavia in certi casi le situazioni non sono così semplici. I denti decidui, infatti, non sono ben ancorati alla gengiva come i definitivi, e questo fa sì che a volte la frattura avvenga molto vicino alla gengiva, allentando la radice.
Sarà il dentista, con una radiografia, a valutare la situazione, ma ricostruire il dente come abbiamo detto prima, in questi casi, può portare ad alcune problematiche: non essendo più al suo posto la radice, nella cavità potrebbero formarsi delle infezioni che potrebbero sfociare nell’ascesso dentale. Questo oltre a causare problemi nell’immediato, potrebbe essere problematico anche in seguito, quando il dente definitivo avrà difficoltà ad erompere in bocca.
In questi casi è quindi meglio procedere con la completa estrazione del dente deciduo ed aspettare l’eruzione del definitivo: potrà essere una soluzione antiestetica ma andrà sicuramente ad evitare problematiche future che potrebbero arrivare ad interessare il bambino per tutta la vita.