Problemi che possono essere risolti con la ricostruzione dentale

“Ricostruzione dentale” è un termine che si utilizza per indicare un gruppo di interventi chirurgici il cui scopo è quello di restituire ai denti una forma ed una funzionalità, se non uguale, simile a quella naturale.
Naturalmente non tutti ne hanno bisogno: se abbiamo i nostri denti, sani e forti, non c’è tecnica chirurgica che possa migliorarne la funzionalità o l’aspetto. Nel caso, invece, i nostri denti abbiano qualche problema, sia esso funzionale o estetico, la chirurgia dentale moderna riesce a risolvere praticamente qualsiasi cosa.

Ma quali sono questi problemi? In questa pagina ci occupiamo delle cause, ovvero degli eventi che possono capitare nel corso della vita le cui conseguenze richiedono la ricostruzione dei denti.
Naturalmente non è possibile affrontare tutte le cause possibili, perché il loro numero sarebbe troppo grande; se poi si conta il fatto che ogni causa può avere conseguenze diverse, la quantità aumenta esponenzialmente.

Affronteremo pertanto solamente le cause più frequenti per cui i pazienti richiedono ai dentisti degli interventi di ricostruzione dentale. Nel sito sono presenti anche delle pagine di approfondimento per ogni argomento, in modo che possiate leggere più nello specifico come viene risolto ogni tipo di problema che si può presentare.

La frattura dentale

La frattura dentale, o più semplicemente “dente spezzato” è probabilmente la più comune tra le cause per cui i pazienti richiedono una ricostruzione.
La frattura può avere cause accidentali oppure organiche, e può interessare tutti i denti che abbiamo. Tra le cause accidentali, gli incidenti o i traumi che colpiscono un dente e che portano alla loro rottura netta: pensate al famoso pugno sui denti, o ad un incidente in auto.
Le cause organiche, invece, vengono comunque da urti ma molto più lievi, e dipendono dal fatto che il dente è già compromesso per conto proprio, magari perché soffriamo di qualche patologia.
Tra le soluzioni a questo problema abbiamo la semplice ricostruzione in composito, in cui il dentista va a ricostruire, con una pasta che poi si indurisce, la parte di dente mancante fornendo al dente una forma ed un colore simili a quelli naturali.
Se la frattura è più importante e la parte di dente che manca è troppa perché il composito possa sostituirla, si procede con l’applicazione di una capsula in ceramica, in pratica un “tappo” a forma di dente che va a ricoprire il dente naturale.

La carie

Altra causa molto frequente che richiede una ricostruzione dentale è la carie.
Tutti ne abbiamo sentito parlare, ed è un’evenienza piuttosto dolorosa: è causata dalla crescita di alcuni batteri all’interno dell’avvallamento centrale dei denti, che viene pian piano eroso fin quando i microrganismi riescono ad entrare all’interno dei vasi sanguigni.
La soluzione al problema immediato è la pulizia del dente, che viene effettuata dal dentista seduta stante, ma è anche importante evitare che la carie possa tornare: per questo si richiede un’otturazione, ovvero una ricostruzione dentale che va a riempire il buco che è venuto a crearsi nel dente.
L’otturazione è un intervento molto semplice, e se la situazione non è grave viene eseguita subito utilizzando il materiale composito, fino a riempire la cavità; se il dente, invece, è troppo fragile il composito rischierebbe di staccarsi e per questo viene utilizzato l’intarsio al posto dell’otturazione; viene in pratica creata una forma di ceramica da inserire nel nostro dente adatta ad entrare perfettamente nella cavità. L’intervento è più lungo (richiede due sedute) e costoso, ma anche molto più duraturo.

L’erosione e il diastema

Altra causa che richiede la ricostruzione dentale è l’erosione dei denti. L’erosione può essere causata da vari fattori: uno è il bruxismo, patologia per la quale si digrignano i denti, involontariamente, mentre dormiamo sfregando i superiori con gli inferiori; un’altro è il vomito, che se molto frequente (come nella bulimia) può portare all’erosione dentale con il passare del tempo; anche il consumo di cibi troppo acidi può portare all’erosione dentale.
Questa situazione si può risolvere in due modi: tramite una ricostruzione con composito, di cui abbiamo parlato a proposito della frattura, oppure con l’applicazione di faccette dentali che vanno a ricoprire la parte anteriore (la parte che si vede) del dente per restituirgli un’estetica naturale.

Il diastema è una situazione completamente diversa, ma ha un risultato simile e si risolve allo stesso modo dell’erosione: sono quegli spazietti che vengono a crearsi tra un dente ed un altro, che possono essere fastidiosi da vedere. Il problema si risolve con l’uso delle faccette dentali.

Estrazione dentale

Se per qualsiasi motivo il dentista ha stabilito che un dente debba essere estratto, magari per evitare rischi per la nostra salute (come le infezioni) nella nostra bocca mancherà completamente un dente, e a seconda di qual è potrebbero presentarsi conseguenze sfavorevoli per la nostra estetica.
Quando un dente manca completamente si ricorre all’impianto dentale, che è un dente artificiale con una vite sotto di esso: la vite viene inserita nel nostro osso mascellare o mandibolare, così che il dente artificiale, che rimarrà visibile nella nostra bocca, sia indistinguibile dagli altri e, soprattutto, molto resistente all’interno della nostra bocca.

Devitalizzazione

L’ultima delle cause che affrontiamo in questo piccolo elenco è la devitalizzazione dentale, tecnica odontoiatrica che porta a morte un dente (senza però estrarlo) per evitare effetti dannosi per la nostra salute.
Il dente devitalizzato cambia colore diventando nero, ed è brutto da vedere in bocca: per questo possiamo pensare ad una ricostruzione, in cui viene inserita sul dente una capsula in ceramica che andrà a ricoprirlo completamente; la ceramica, di colore bianco, manterrà il suo colore senza essere influenzata da quello del dente sottostante, così che il risultato sarà un’estetica ed una funzionalità molto simile a quella di un dente naturale.
In questo caso, all’interno del dente verrà inserito anche un perno in fibra, che servirà a conferire resistenza al dente devitalizzato: la capsula, infatti, è un “tappo” e la sua tenuta dipende dalla resistenza del dente che si trova sotto di essa. Il dente, però, essendo devitalizzato non avrebbe la tenuta necessaria, e viene aiutato da questa vite inserita all’interno di esso. Questa operazione non causa alcun dolore, perché un dente devitalizzato non ha alcun tipo di sensibilità agli stimoli esterni.