Ricostruzione di un dente con l'argento

Con il termine di “ricostruzione dentale” si intende una procedura atta a ricostruire, nella nostra bocca, un dente che ha perso parzialmente o totalmente la sua forma originaria, ovvero a cui mancano delle parti.
Si parla quindi di ricostruzione sia quando dobbiamo ricostruire un angolo di incisivo che manca, situazione tipica in un incidente, ma anche quando un dente manca per intero oppure quando manca la parte centrale (dei denti più grandi) che potrebbe portare a problemi di tipo sanitario, come la carie.
Ad oggi sono disponibili in commercio molti materiali da ricostruzione, adatti ad alcune situazioni piuttosto che ad altre, ma uno dei più famosi è sicuramente l’argento: chi non ha mai sentito parlare di ricostruzioni di denti in argento?

In realtà, la ricostruzione dei denti non avviene con argento “puro” (o quasi), come quello che troviamo in un anello o in un vassoio che abbiamo in casa, bensì con una pasta detta “amalgama di argento”. Questo materiale è costituito da una lega di metalli solidi, che sono argento, stagno, rame, palladio ed indio, e da una parte liquida costituita da mercurio.
Il risultato della mescita tra questi materiali è una pasta che ha il colore dell’argento, appunto, quindi grigio brillante, e che può essere modellata fino a due ore da quando viene a contatto con l’aria, ovvero all’inizio dell’intervento di ricostruzione. Dopo di che, l’amalgama diventa dura e non può essere più modificata, ma rimane ancorata al dente (proprio come se fosse un’ancora) e rimarrà al suo interno per molti anni a venire.

La ricostruzione in argento

L’amalgama di argento per la ricostruzione dentale è stata sfruttata per tantissimi anni, e più recentemente la sua qualità è aumentata, anche se oggi è in progressivo abbandono da parte degli odontoiatri a causa della presenza sul mercato di materiali che salvaguardano maggiormente la salute del paziente e che, soprattutto, propongono soluzioni più estetiche, come le resine composite.
La ricostruzione con l’argento viene comunque utilizzata solo in punti non immediatamente visibili dall’esterno. In particolare non si utilizza per ricostruire denti anteriori rotti, che sarebbero brutti da vedere mezzi bianchi e mezzi grigi, bensì per le otturazioni, particolari tipi di ricostruzioni nella quale si va a colmare la “buca” lasciata in mezzo ai denti più grandi da eventi come la carie.
L’intervento di ricostruzione è quindi piuttosto semplice da effettuare: per prima cosa viene ripulito il dente dai residui della carie (batteri che, moltiplicandosi nella cavità dentale, hanno eroso pian piano il dente).
A questo punto viene modificata la cavità, scavando delle piccole “caverne” nelle quali la pasta andrà ad essere inserita, in modo che quando sarà indurita si ancorerà a questi piccoli fori creati dal dentista e non potrà più fuoriuscire.
Quindi l’amalgama viene fisicamente inserita nel dente così che vada a riempire tutte le piccole cavità fino a colmare la grande cavità interna del dente, in modo che i batteri non possano più proliferare lì dentro.

I vantaggi dell’amalgama di argento

L’amalgama di argento è un materiale molto utilizzato in passato, e lo sarebbe tuttora se non fosse per i vari problemi di natura sanitaria rilevata.
Innanzitutto, è un materiale dal basso costo rispetto ad altri materiali usati in ricostruzione dentale: questo porta ad un guadagno maggiore per il dentista che lo usa (ovviamente) ma anche ad un risparmio per il paziente.
Inoltre è molto grande l’esperienza dei dentisti con questo materiale, in quanto tutti i dentisti oggi operanti, per ragioni di età, hanno iniziato con questo materiale a fare le otturazioni.
Un altro aspetto da non sottovalutare è quello della tenuta. Rispetto alle più moderne resine, che si legano con un “effetto ventosa” alla parte di dente rimasta, la ricostruzione in argento come già detto si aggancia proprio come se fosse un ancora. Questo significa che rimarrà attaccata al dente, salvo indebolimento dello stesso, molto più che altri tipi di materiali che richiederebbero più ricostruzioni nell’arco della vita.

Perché l’argento viene abbandonato

Le questioni che stanno portando, in questi ultimi anni, al progressivo abbandono dell’amalgama di argento, sono molteplici.
La prima è sicuramente quella della salute. Infatti come dicevamo all’inizio all’interno della pasta è presente una certa quantità di mercurio, un metallo tossico per il nostro organismo (tant’è che le ASL sequestrano il cibo troppo ricco in mercurio, e i termometri al mercurio sono stati banditi). L’amalgama è un animale duro, ma non è esente dal rischio del distaccamento di alcune piccole parti, tramite leccamento o sfregamento con il cibo che passa dalla bocca.
In pratica, per tutta la durata dell’otturazione (a volte per tutta la vita) il mercurio viene rilasciato nel nostro organismo e si accumula, potendo così causare problemi ai reni e al sistema nervoso.
In realtà, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha stabilito che la quantità di mercurio gradualmente rilasciata non è abbastanza da creare problemi.
Alcuni dentisti propongono la rimozione delle ricostruzioni in argento e relativa sostituzione con composito, ma non si tratta di un intervento da effettuare “per forza”.
Invece le nuove ricostruzioni non vengono effettuate con questo materiale, ma direttamente con le nuove resine composite.
Questo anche per un’altro motivo: l’argento è antiestetico. Anche se viene utilizzato solo nelle otturazioni, quindi operazioni che si fanno su denti non particolarmente visibili, quando una persona sbadiglia o ride a crepapelle non sono belle da vedere. Il composito invece è di un colore praticamente uguale a quello del dente, e sarà impossibile capire quando un dente è ricostruito e quando non lo è.
Peraltro, l’amalgama di argento tende ad essere assorbita dal dente. Non è un problema sanitario, ma estetico, perché il dente sottostante tende a scurire inglobando il colore dell’amalgama. Questo significa che il dente rimarrà più scuro degli altri, anche nel caso in cui l’otturazione venisse tolta, e questa situazione non potrà cambiare nemmeno con una pulizia approfondita perché il colore scuro non sarà superficiale ma interno al dente.
Per questi motivi, l’argento nelle ricostruzioni è utilizzato sempre meno e qualora vi fosse proposto dal vostro dentista potete sempre controproporre l’utilizzo di materiali alternativi, per la vostra salute e per la vostra bellezza.